Le recenti notizie di sciame sismico sull'isola di Santorini mi hanno dato ispirazione per fare un pò di amarcord sull'eruzione di Thera del 1628 A.C., eruzione che ha un'importanza storica molto notevole perchè è stata la prima eruzione riportata in fonti scritte, di varie popolazioni dell'epoca.
Thera è il vulcano potenzialmente più distruttivo presente sul complesso vulcanico di Santorini, sia per potenzialità eruttiva in VEI, che per i potenziali effetti collaterali, ovvero lo tsunami provocato dall'esplosione della caldera semisommersa dalle acque marine.
L'eruzione, collocata temporalmente nel 1628 A.C., a seguito dell'analisi degli anelli degli alberi in nord America e del nord Europa che testimoniano uno sconquasso climatico avvenuto proprio nel 1627 A.C., quindi l'anno successivo, dovuto all'ingente materiale eruttato in atmosfera, circa 100 Km³ di tephra, con una colonna di cenere stimata sui 30/35 Km di altezza, che in poco tempo avvolse tutta la terra sospinta dalle correnti stratosferiche e dalla Jet Stream con accumuli di cenere di circa 3/5 metri nelle aree ad est e nordest del vulcano ma sono documuntati accumuli, seppur minori, fino in China ed Antartide.
Secondo gli studi sulle rocce e la composizione del terreno di ciò che rimane dell'isola, il vulcano non dette più di qualche mese di preavviso, anche se sembra che gli abitanti dell'isola riuscirono ugualmente a fuggire prima dell'esplosione; ben diversa fu la sorte della civiltà minoica di Creta, che fino a quel momento era la civilta più fiorente e imponeva da secoli la sua thalassocrazia sul Mediterraneo, e degli abitanti delle coste del Mediterraneo orientale che furono sterminati da uno tsumani che si stima fosse alto fra i 100 e i 150 metri (tanto per fare un paragone 10/15 volte uno tsunami provocato da un sisma di 8.5/9 richter come Sumatra 2004 o Sendai 2011).
Un'altra conseguenza dell'eruzione fu un'"inverno vulcanico" che durò oltre un secolo e di cui troviamo documentazione nei Bamboo annals, le cronache dell'antica China, dove si racconta della caduta della dinastia Xia del 1618 A.C. e si adducono fra le cause la persistenza di una nebbia gialla da anni e le continue gelate e nevicate anche in piena estate che crearono carestie e rivolte nella popolazione.
Altre popolazioni che hanno subito danni da questa eruzione sono gli Egizi che si trovarono a far fronte ad un clima nettamente diverso da quello abituale, con freddo e piogge alluvionali anche in pieno Sahara, come si può trovare sulla Storm Stele eratta dal faraone Ahmose I nel 1550 A.C.
L'eruzione sembra inoltre alla base di decine di miti degli antichi Achei e Dori, che poi hanno tramandato tali miti fino alla Grecia classica, e di altre popolazioni orientali, sembra inoltre che sia l'evento che ha ispirato Platone per la creazione della leggenda di Atlantide e Esiodo per varie storie delle sue due opere più importanti, la Teogonia e le Opere e Giorni.
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