In questi giorni, a seguito della sentenza di condanna emessa in Svezia contro i titolari di The Pirate Bay, circolano alcuni paragoni tra The Pirate Bay e Google. Ci sentiamo in dovere di fare alcune precisazioni.
La missione di Google è indicizzare e rendere disponibili tutte le informazioni presenti online, questo indipendentemente dai formati in cui questi file sono messi online. I formati dei file non sono di per sé illeciti, ma è l'uso che se ne fa che li qualifica come tali. Per fare un esempio Google è come un'autostrada sulla quali circolano molte autovetture (i contenuti); Google non può essere considerato responsabile se con una di queste automobili viene commesso un crimine e nemmeno lo è l'automobile di per sé.
Per venire incontro alle esigenze dei titolari di diritti di proprietà intellettuale, Google ha pensato una serie di procedure che permettono di segnalare e rimuovere i contenuti presenti sul proprio motore di ricerca per violazione del copyright. Per quanto riguarda YouTube, invece, abbiamo sviluppato Con ContentID, una funzionalità che consente a chi detiene i diritti dei contenuti di monitorarli, gestirli ed eventualmente bloccarli. Con ContentID, infatti, è possibile agire anche sui contenuti caricati da terzi che violino il proprio diritto di copyright, non solo bloccando tali contenuti ma anche scegliendo di monetizzarli. Un'opzione, scelta dalla grande maggioranza dei nostri partner, che indica un'evoluzione delle modalità di esercizio del proprio diritto in direzione di un nuovo modello di business.
Il nostro impegno viene riconosciuto dagli stessi detentori dei diritti. E infatti sono già stati numerosi i chiarimenti sulle differenze tra Google e Pirate Bay espressi da terzi in questi giorni. Solo per citarne alcuni, ricordiamo John Kennedy, Presidente di IFPI, che ha chiarito questa differenza già nella sua testimonianza al processo contro Pirate Bay.
E in Italia Enzo Mazza, Presidente di FIMI, ha scritto su Punto Informatico: "Paragonare Pirate Bay a Google è strumentale perché anche un soggetto con poca dimestichezza ne nota le immense differenze. Se vogliamo usare termini semplici Google è come le pagine gialle con l'elenco delle banche. The Pirate Bay è invece il palo che cura la banca mentre i complici la rapinano. Google, così come YouTube, eBay ed altri, sono solerti ed attivi nel rimuovere i contenuti illeciti su segnalazione degli aventi diritto e operano quindi in un contesto che favorisce l'uso legittimo dei contenuti e disincentiva l'uploading illecito. "
La missione di Google è indicizzare e rendere disponibili tutte le informazioni presenti online, questo indipendentemente dai formati in cui questi file sono messi online. I formati dei file non sono di per sé illeciti, ma è l'uso che se ne fa che li qualifica come tali. Per fare un esempio Google è come un'autostrada sulla quali circolano molte autovetture (i contenuti); Google non può essere considerato responsabile se con una di queste automobili viene commesso un crimine e nemmeno lo è l'automobile di per sé.
Per venire incontro alle esigenze dei titolari di diritti di proprietà intellettuale, Google ha pensato una serie di procedure che permettono di segnalare e rimuovere i contenuti presenti sul proprio motore di ricerca per violazione del copyright. Per quanto riguarda YouTube, invece, abbiamo sviluppato Con ContentID, una funzionalità che consente a chi detiene i diritti dei contenuti di monitorarli, gestirli ed eventualmente bloccarli. Con ContentID, infatti, è possibile agire anche sui contenuti caricati da terzi che violino il proprio diritto di copyright, non solo bloccando tali contenuti ma anche scegliendo di monetizzarli. Un'opzione, scelta dalla grande maggioranza dei nostri partner, che indica un'evoluzione delle modalità di esercizio del proprio diritto in direzione di un nuovo modello di business.
Il nostro impegno viene riconosciuto dagli stessi detentori dei diritti. E infatti sono già stati numerosi i chiarimenti sulle differenze tra Google e Pirate Bay espressi da terzi in questi giorni. Solo per citarne alcuni, ricordiamo John Kennedy, Presidente di IFPI, che ha chiarito questa differenza già nella sua testimonianza al processo contro Pirate Bay.
E in Italia Enzo Mazza, Presidente di FIMI, ha scritto su Punto Informatico: "Paragonare Pirate Bay a Google è strumentale perché anche un soggetto con poca dimestichezza ne nota le immense differenze. Se vogliamo usare termini semplici Google è come le pagine gialle con l'elenco delle banche. The Pirate Bay è invece il palo che cura la banca mentre i complici la rapinano. Google, così come YouTube, eBay ed altri, sono solerti ed attivi nel rimuovere i contenuti illeciti su segnalazione degli aventi diritto e operano quindi in un contesto che favorisce l'uso legittimo dei contenuti e disincentiva l'uploading illecito. "
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