In onore della Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime dell’Olocausto istituita dalle Nazioni Unite, abbiamo lavorato assieme a Yad Vashem, il centro dedicato alle vittime ed ai sopravvissuti al’Olocausto con sede a Gerusalemme, per portare online la sua collezione di fotografie e documenti storici.
Questo progetto nasce dalla visita fatta da Jonathan Rosenberg a Yad Vashem tre anni fa, in occasione di un viaggio a Gerusalemme. Colpito dal fatto che un archivio di documenti storici così grande fosse ospitato in un solo luogo fisico, si attivò perché Google potesse dare un contributo importante nel dare maggiore visibilità a queste informazioni. Ispirati da questa sfida, alcuni di noi cominciarono a lavorare assieme a Yad Vashem utilizzando il proprio “20% time”, fino a trasformare questo sforzo in un autentico progetto, prima con la creazione di un Canale YouTube nel 2008 e, oggi, con questo sito degli archivi.
All’interno dell’archivio troverete oltre 130.000 immagini in alta risoluzione. Potete effettuare una ricerca utilizzando il motore di ricerca interno al sito degli archivi di Yad Vashem. Utilizzando un sistema di riconoscimento o
Questo progetto nasce dalla visita fatta da Jonathan Rosenberg a Yad Vashem tre anni fa, in occasione di un viaggio a Gerusalemme. Colpito dal fatto che un archivio di documenti storici così grande fosse ospitato in un solo luogo fisico, si attivò perché Google potesse dare un contributo importante nel dare maggiore visibilità a queste informazioni. Ispirati da questa sfida, alcuni di noi cominciarono a lavorare assieme a Yad Vashem utilizzando il proprio “20% time”, fino a trasformare questo sforzo in un autentico progetto, prima con la creazione di un Canale YouTube nel 2008 e, oggi, con questo sito degli archivi.
All’interno dell’archivio troverete oltre 130.000 immagini in alta risoluzione. Potete effettuare una ricerca utilizzando il motore di ricerca interno al sito degli archivi di Yad Vashem. Utilizzando un sistema di riconoscimento o
ttico dei caratteri (OCR), inoltre, siamo riusciti a trascrivere il testo disponibile su molte immagini, rendendole ancora più reperibili sul web. Questo significa che se state cercando il nome di un familiare che ha vissuto l’Olocausto, potreste trovare il link ad un immagine disponibile sul sito di Yad Vashem.
Per sperimentare in prima persona il funzionamento del nuovo archivio, provate a cercare le parole [rena weiser], il nome di una rifugiata ebrea. Troverete un link al visto che le è stato rilasciato dal Consolato Cileno in Francia. La tecnologia OCR ha permesso a coloro che stavano cercando questa fotografia di reperirla.
Yad Vashem incoraggia i propri visitatori ad aggiungere storie personali sulle immagini che hanno un significato particolare per loro nella sezione “condividi i tuoi pensieri” sotto ad ogni documento. Doron Avni, uno dei nostri colleghi a Google, ha già caricato una storia. Ha trovato una fotografia di suo nonno fatta subito dopo il suo rilascio da una prigione nazista. Suo nonno aveva giurato che se fosse sopravvissuto, si sarebbe fatto immediatamente fare una foto in memoria della sua esperienza nell’Olocausto. Cucì la fotografia nel risvolto del suo cappotto, non sapendo che questa azione gli avrebbe salvato la vita. Dopo essersi nascosto per un anno nella foresta, i soldati Russi lo scambiarono per un nemico tedesco, liberandolo solo dopo aver visto la sua fotografia.
La collaborazione con Yad Vashem fa parte di uno sforzo più ampio volto a portare importanti documenti storici e culturali online. Siamo già stati coinvolti in analoghi progetti di digitalizzazione in passato, che hanno riguardato le principali biblioteche europee, le collezioni del Museo del Prado a Madrid, o ancora l’archivio fotografico LIFE. Incoraggiamo gli organismi interessati a collaborare con noi su questi progetti di archiviazione ad inserire i loro dati in questo formulario.
Per sperimentare in prima persona il funzionamento del nuovo archivio, provate a cercare le parole [rena weiser], il nome di una rifugiata ebrea. Troverete un link al visto che le è stato rilasciato dal Consolato Cileno in Francia. La tecnologia OCR ha permesso a coloro che stavano cercando questa fotografia di reperirla.
Yad Vashem incoraggia i propri visitatori ad aggiungere storie personali sulle immagini che hanno un significato particolare per loro nella sezione “condividi i tuoi pensieri” sotto ad ogni documento. Doron Avni, uno dei nostri colleghi a Google, ha già caricato una storia. Ha trovato una fotografia di suo nonno fatta subito dopo il suo rilascio da una prigione nazista. Suo nonno aveva giurato che se fosse sopravvissuto, si sarebbe fatto immediatamente fare una foto in memoria della sua esperienza nell’Olocausto. Cucì la fotografia nel risvolto del suo cappotto, non sapendo che questa azione gli avrebbe salvato la vita. Dopo essersi nascosto per un anno nella foresta, i soldati Russi lo scambiarono per un nemico tedesco, liberandolo solo dopo aver visto la sua fotografia.
La collaborazione con Yad Vashem fa parte di uno sforzo più ampio volto a portare importanti documenti storici e culturali online. Siamo già stati coinvolti in analoghi progetti di digitalizzazione in passato, che hanno riguardato le principali biblioteche europee, le collezioni del Museo del Prado a Madrid, o ancora l’archivio fotografico LIFE. Incoraggiamo gli organismi interessati a collaborare con noi su questi progetti di archiviazione ad inserire i loro dati in questo formulario.
Siamo orgogliosi di poter lanciare oggi questo importante archivio, che permetterà alle persone di scoprire immagini che fanno parte del loro patrimonio, e aiuterà gli utenti di tutto il mondo ad eseguire delle ricerche sull’Olocausto.
Eyal Fink, Software Engineer e da Yossi Matias, Responsabile del Centro l R&D di Israele
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