Non è la prima volta che un oggetto viene controllato con le onde del pensiero, ma finora gli esempi erano piuttosto semplici e banali: in questo caso i comandi vengono impartiti con precisione tanto da poter guidare il drone in percorsi complessi.
Il professor Bin He infatti è uno specialista di “interfacce non-invasive cervello-macchina” (non-invasive perché risultati simili sono si possono ottenere andando però ad impiantare un chip all’interno del cranio del soggetto) e questo esperimento confermerebbe la strada da lui intrapresa, che apre grandissime prospettive anche per mettere in grado di comunicare chi è completamente paralizzato.
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