Friday, April 10, 2009

Sorpresa di Pasqua

Con grande sorpresa, ieri mattina l'Assemblea Nazionale Francese ha bocciato la legge Olivennes, ovvero la proposta di tagliare la connessione ad Internet a chi scarica illegalmente musica o film. Abbiamo già espresso la nostra opinione sull'argomento: ovvero che è possibile trovare un equilibrio tra diritto d'autore e condivisione della conoscenza.

Anche da noi si parla molto della possibilità di adottare una soluzione simile a quella proposta in Francia per combattere la pirateria informatica.

Qualche giorno fa è apparsa su alcuni giornali un'indiscrezione secondo cui l’Italia avrebbe concordato con le autorità Francesi di implementare l'approccio Olivennes, tre avvisi e se si continua a scaricare musica e video in modo illegale viene tagliata la connessione ad Internet.

A questo proposito l'On. Roberto Cassinelli, un parlamentare che si interessa degli aspetti della rete, ha presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere al Governo che “un tema tanto complesso e delicato sia trattato in modo responsabile, salvaguardando i diritti di autori ed editori e conciliandoli con quelli degli utenti della rete", sottolineando che la proposta di legge Olivennes è "in contrasto con una precedente decisione del Parlamento europeo ed è difficilmente conciliabile con alcuni diritti inviolabili garantiti dalla Costituzione italiana e dal Codice in materia di protezione dei dati personali”. Siamo d'accordo con lui.

Le nuove tecnologie rappresentano certamente una sfida, impongono innovativi modelli di business e mettono in crisi le rendite di posizione. Ma allo stesso tempo abbracciare il cambiamento rappresenta l'alternativa più valida per venire incontro alle aspettative degli utenti e fare in modo che i nuovi media costituiscano uno strumento di crescita culturale ed economica. Questo senza trascurare la lotta contro chi guadagna con la pirateria e lo sviluppo delle tecnologie per la protezione del diritto d'autore.


PS: Il titolo di questo post è una citazione dal blog di Guido Scorza a cui va, tra gli altri meriti, quello di aver seguito questa vicenda sin dall'inizio.

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