Thursday, February 18, 2010

Il format delle Living Stories diventa open source

Negli ultimi due mesi, un piccolo gruppo di giornalisti del New York Times e del Washington Post ha sperimentato le Living Stories, una nuova modalità di presentazione delle notizie online. Usando questa piattaforma tecnologica, è possibile pubblicare centinaia di sviluppi di una vicenda sotto una singola pagina dinamica, che offre agli utenti molti modi diversi di approcciare l'informazione. Il format delle Living Stories ha aiutato il Times ad intrattenere i lettori su temi quali il cambiamento climatico, la guerra in Afghanistan, i playoff della N.F.L. e le retribuzioni dei manager. Il Post lo ha usato per seguire la riforma sanitaria, la stagione dei Redskins e la riforma del sistema scolastico di D.C.
Da quando abbiamo lanciato questo esperimento nei Google Labs in dicembre, il 75% delle persone che ci hanno mandato un riscontro hanno dichiarato di preferire il formato delle Living Stories a quello tradizionale delle notizie online. Significativo anche il tempo dedicato dagli utenti per esplorare queste storie, il che ci dice che esiste interesse per un giornalismo di qualità presentato in modo coinvolgente.

Oltre ad avere ricevuto riscontri positivi da parte dei lettori, anche gli editori ci hanno detto di essere interessati a raccontare le loro storie utilizzando questo formato, ragione per cui riteniamo che sia giunto il momento di passare ad una nuova fase di questo esperimento: rendere il formato delle Living Stories accessibile in modo più ampio, per vedere quali potenzialità riserva. Per questa ragione oggi stiamo rendendo il codice disponibile in open source, in modo che qualunque sviluppatore possa realizzare le proprie pagine Living Stories. (Qui si trovano i dettagli tecnici della documentazione open source; nel Google News Help Forum si possono formulare domande e trovare risposte alle questioni di supporto più generale.) Ora che passiamo alla fase pubblica dell'esperimento, il Times e il Post chiuderanno le loro iniziative, ospitate ad oggi nei Google Labs. Desideriamo ringraziarli per essersi 'imbarcati' in questo progetto con noi; non vediamo l'ora di continuare a lavorare con loro, e con molte altre pubblicazioni, sulle Living Stories così come su altri progetti che hanno l'obiettivo di portare innovazione nel modo in cui le notizie vengono presentate online.

Nei prossimi mesi ci impegneremo per creare dei tool software che rendano ancora più semplice per gli editori utilizzare il format delle Living Stories, ma nel frattempo siamo ansiosi di vedere quali risultati affascinanti giornalisti e sviluppatori realizzeranno utilizzando il codice open source delle Living Stories.

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