Tuesday, September 9, 2008

Un altro passo per la tutela della privacy


Noi di Google sappiamo bene che rispettare il diritto alla privacy degli utenti è fondamentale per guadagnare e conservare la loro fiducia. Siamo anche consapevoli che la riduzione del tempo di conservazione dei dati di traffico è un'importante misura per tutelare la loro privacy. Per questa ragione, siamo molto fieri di annunciare oggi il nostro piano per ridurre il tempo di conservazione dei dati di traffico: abbiamo deciso, infatti, di rendere anonimi gli indirizzi IP conservati sui nostri server dopo nove mesi.


Fin dal marzo 2007 Google è stato il primo motore di ricerca ad annunciare una policy per rendere anonimi i dati di traffico, nell'interesse della privacy dei propri utenti. Molti altri protagonisti del nostro settore hanno deciso di seguirci in questa direzione. Questa decisione è stata presa nell'interesse della riservatezza delle informazioni personali dei nostri utenti, ma ha anche avuto un impatto notevole, poiché i dati di traffico che Google raccoglie sono da sempre un ingrediente importante per l'innovazione dei nostri servizi. A questo proposito abbiamo pubblicato una serie di interventi sul nostro blog per spiegare come usiamo i file di log a vantaggio degli utenti: per migliorare la qualità della ricerca, rendere più sicura la navigazione, combattere le frodi e ridurre lo spam.

Negli ultimi due anni legislatori e autorità hanno continuato a chiedere a Google, ed agli altri protagonisti della nostra industria, di spiegare e giustificare la nostra politica di conservazione dei file di log. Abbiamo risposto in una lettera aperta come riteniamo di aver trovato la giusta via di mezzo tra fattori a volte in conflitto: privacy, sicurezza e innovazione.

Oggi abbiamo deciso di inviare questa risposta al Gruppo di Lavoro dei Garanti Europei per la privacy. Fin da quando abbiamo annunciato per la prima volta la nostra decisione di limitare il tempo di conservazione dei file di log, abbiamo avuto moltissime occasioni per discutere con i responsabili delle Autorità nazionali, i politici, gli esponenti di governo e gli esperti in materia di privacy di tutto il mondo per illustrare le nostre policy e le nostre prassi operative e collaborare insieme per migliorare i livelli di privacy per i nostri utenti.

Google continuerà il suo impegno nella ricerca perché le caratteristiche dei dati di traffico che li rendono utili per prevenire le frodi, ad esempio, sono proprio quelle che implicano rischi maggiori a livello di tutela della privacy. Dopo mesi di lavoro i nostri sviluppatori hanno trovato un metodo per preservare l'utilità delle informazioni contenute nei file di log, consentendo al contempo di rendere anonimi gli indirizzi IP, ed ecco la ragione della nostra decisione.

Se da un lato siamo soddisfatti che questo cambiamento apporterà vantaggi agli utenti in termini di privacy, dall'altro siamo preoccupati per la potenziale perdita di sicurezza, qualità e innovazione derivante dal fatto di disporre di un minor numero di dati. È difficile trovare il perfetto equilibrio tra privacy e altri fattori come innovazione e sicurezza. La tecnologia certamente proseguirà nella sua evoluzione, e Google continuerà a lavorare per migliorare la sicurezza degli utenti, trovare nuovi modi per innovare, e trovare la giusta via di mezzo tra i benefici derivanti dall'analisi dei dati di traffico e il miglioramento dei livelli di privacy dei suoi utenti.

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